venerdì 6 luglio 2007

Un consulente? No, grazie!


Molto spesso i proprietari o gli amministratori di aziende non si rivolgono ad un consulente, principalmente per tre motivi:
  • credono che le grandi società di consulenza siano estremamente costose e forniscano contributi meramente teorici (ed entrambe le cose possono essere vere)
  • hanno un pregiudizio circa la preparazione di un consulente indipendente (ed anche ciò può essere giustificato)
  • ritengono che coinvolgere un consulente sia un’ammissione implicita della propria inadeguatezza di fronte alle sfide di business
Le prime due preoccupazioni possono essere risolte:
  • identificando con attenzione ed in dettaglio quale problema si intende valutare
  • stabilendo quale contributo ci si aspetta di ottenere
  • interpellando più di una società di consulenza o più di un consulente indipendente, ai quali richiedere piani analitici di intervento e previsioni chiare di costi
  • esigendo il curriculum di tutti coloro che dovranno assistere l'azienda
Per quanto riguarda la terza preoccupazione, dobbiamo ricordare i principali benefici che un consulente può offrire ad un’azienda:
  • una valutazione indipendente
  • nuove conoscenze e competenze
  • un contributo alla realizzazione del cambiamento
  • un contributo alla gestione dell'equilibrio dinamico tra presente e futuro
  • la formazione del management
  • la disponibilità di capacità produttiva (progettuale n.d.r.) temporanea
  • la validazione di una soluzione già individuata da un manager o da un gruppo
  • supporto per la preparazione, la documentazione e la presentazione di proposte ai Consigli di amministrazione

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